Gentili Esperti,
Sono la mamma di una ragazza di 15 anni che frequenta la seconda superiore.
Purtroppo stiamo vivendo un periodo pessimo. Mia figlia è sempre stata piuttosto brava a scuola, e soprattutto ligia e precisa con i compiti assegnati. Questo suo modo di essere è stato sempre, anche alla scuola media, motivo di scontro con la maggioranza dei compagni di classe che esplicitamente le dicevano che la doveva finire perché per colpa sua i prof notavano che non avevano fatto i compiti o dicevano che se le aveva fatti lei allora erano fattibili anche per loro. Alle superiori stessa solfa. Identica, le compagne la accusano di fare i compiti, sembra assurdo ma questa “accusa” è stata mossa anche davanti ad una docente che è intervenuta cercando di far ragionare le 6/7 compagne che sostenevano che mia figlia non si potesse integrare con gli per queste situazioni. Mia figlia devo ammettere che non è la classica ragazza che si fa a gara per conoscerla. È piuttosto sulle sue, posata, molto diversa dalla maggioranza delle ragazze della sua età. Non si trucca, non beve, non fuma, non fa video si tik tok, ama leggere. Ci mette un pò ad aprirsi ma poi è una ragazza allegra, era in realtà, sincera, disponibile…Insomma anche alle superiori è stata emarginata. Ha 2/3 amiche quindi non è proprio sola, ma sente chiara l’ostilità del gruppo. Ogni giorno quando torna da scuola è un incubo, perché magari una ride, un’altra gioisce se prende un voto minore di un’altra. Ha momenti di grande sconforto. Le manca l’aria, piange, non le interessa più nulla. Io vi scrivo però non ce la faccio più a vederla così. Insisto con forza nel volerle cambiare scuola, lei non vuole. Certe volte mo dice che non vuole perché non vuole darla vinta a queste prepotenti. Sostiene che la scuola che frequenta sia stata la sua prima scelta importante e non vuole dover cambiare. Inoltre dice che lei non vuole scappare e che non ce la farebbe a sopportare di trovarsi in una classe dove tutti si conoscono e lei sarebbe la nuova arrivata. Io non ho il coraggio di decidere. Penso che cambiare sia la scelta giusta per darsi una nuova possibilità, per ricominciare da zero, ma forse devo starne fuori e comunque il cambiamento non garantirebbe il miglioramento. Vi chiedo una vostra opinione in merito…
Grazie
Mamma
Cara Mamma,
capiamo perfettamente la sua preoccupazione ma soprattutto il suo stato emotivo nei confronti di sua figlia. Una ragazza impegnata che ha interesse per lo studio e la lettura, tali interessi non dovrebbero essere motivo di esclusione ma al contrario uno stimolo per tutti i compagni. Le capacità riflessive di sua figlia la portano a realizzare che in effetti cambiare scuola o classe non risolverebbe molto, questo ci dice molto sulla sua forza di volontà, ma nello stesso tempo, ci mostra la sua disillusione nel poter trovare un luogo che la possa accogliere. Conosciamo benissimo le dinamiche del gruppo classe, dove spesso, non troviamo un gruppo più o meno compatto, ma piccoli gruppi che a volte si escludono a vicenda. Se ci pensiamo bene la scuola rappresenta, nel suo piccolo, la realtà della società esterna. E’ arrivata in questa classe sperando di lasciarsi alle spalle le vecchie dinamiche ma ha realizzato che purtroppo dovrà ancora farci i conti, facendo quindi cadere tutte le sue speranze, aumentando senso di solitudine e di impotenza di fronte a queste accuse assurde. Sua figlia però ci sembra avere grandissime risorse e strumenti per affrontare tutto ciò, naturalmente capiamo la fatica e la pesantezza, se oltre al pensiero per lo studio, aggiungiamo anche l’aspetto emotivo. Lei come mamma può sostenerla nella sua volontà di non abbandonare, che è molto coraggiosa e che tutto ciò mette in evidenza, ancora una volta, quanto sia forte. Può esplicitare che sicuramente è una situazione che “toglie il respiro e ci fa star male” ma che comunque ha delle care amiche, oltre ai compagni di classe e soprattutto ha una famiglia che la sosterrà in tutte le sue scelte.
Un caro saluto!